Cambio al mozzo (Rohloff Speedhub E14, 14-speed, 36H)
Rapporto di trasmissione 1.67 m – 8.93 m 
Punti positivi Rohloff:
  • Cambio con cinghia invece di catena, quindi silenziosa,
  • durevole,
  • pulita (no grasso),
  • zero manutenzione,
  • meccanismo chiuso, quindi rimane più protetto
  • scalo automatico delle marce allo stop (elettronico),
  • altamente tecnologico
  • dai dati sul sito Riese & Müller leggermente più ampio range di cambiata: Rapporto di trasmissione 1.67 m – 8.93 m VS. 2.02 m – 9.17 m deragliatore

Il Rohloff è il Rolex dei cambi, non si rompe mai (la parte meccanica)
Punti negativi:

  • cambio un po’ meno sportivo,
  • più difficile da riparare se sei in giro per il mondo e SE succede qualcosa.
Cambio deragliatore (Shimano Deore XT 11-S Linkglide)
Rapporto di trasmissione 2.02 m – 9.17 m 
Punti positivi cambio deragliatore:
  • cambio manuale e quindi più sportivo (come auto con cambio automatico vs. auto con cambio manuale).
  • cambio più diffuso, quindi facile da cambiare pezzi quando succede qualcosa
  • meccanismo aperto, quindi più facile quanto sopra ma anche più esposto
  • comunque alto range di cambiata e potenzialmente incrementabile con cambio pacco corone (da verificare info).
Punti negativi:
  • tutto esposto quindi più soggetto a colpi e intemperie
  • ha bisogno di essere ingrassato, catena cambiata, alta manutenzione

Le biciclette elettriche hanno un motore elettrico che entra in azione con la pedalata e assiste il ciclista. Le migliori, come quelle di GODSPEED, offrono una sensazione molto naturale di pedalata. Cioè il motore reagisce molto velocemente (praticamente immediatamente) entrando in azione e spingendo in sincronia al ciclista al momento di pressione di pedalata e viceversa cessa di spingere al momento in cui viene levata la pressione. Esse “appiattiscono” i terreni montagnosi come quello nostro ticinese, consentono di avanzare senza grossi sforzi anche in salita e/o raggiungere velocità relativamente elevate (massimo 45km/h) che permettono ai ciclisti di inserirsi nel “flusso” del traffico.

25 KM/H O 45 KM/H?

Ci sono due tipi di assistenza permessa in Svizzera per le biciclette elettriche: le biciclette elettriche dove il motore assiste il ciclista al massimo fino a 25 km/h e quelle dove il motore assiste il ciclista fino a 45 km/h.

La scelta dipende da vari fattori:

  • chilometri totali da percorrere
  • tipo di strada
  • volontà di mettere il casco e portare la targa nel caso di bici “rapide”


Biciclette elettriche «lente»Biciclette elettriche «rapide»
Potenza massima del motore: 500 wattsPotenza massima del motore: 1000 watts
Velocità massima di base della bici: fino a 20 km/hVelocità massima di base della bici: fino a 30 km/h
Assistenza alla pedalata: al massimo 25 km/hAssistenza alla pedalata: al massimo 45 km/h
Illuminazione da bicicletta fissaIlluminazione da ciclomotore fissa
Casco da ciclista raccomandatoCasco da ciclista (conforme alla norma EN 1078) obbligatorio
Nessuna immatricolazioneImmatricolazione obbligatoria
Retrovisore raccomandatoRetrovisore sinistro obbligatorio
Licenza di condurre categoria M obbligatoria dai 14 ai 15 anni, non richiesta dai 16 anni
(se viaggiate in Italia patente non necessaria, casco raccomandato)
Licenza di condurre categoria M obbligatoria dai 14 anni
(in Italia casco da moto, patente AM da 16 anni, targa, fari e specchio sinistro)
Rimorchio per bambini autorizzatoRimorchio per bambini autorizzato

Se andate in altri paesi, ecco la pagina del TCS dove trovate info:

https://www.tcs.ch/it/camping-viaggi/informazioni-turistiche/utile-da-sapere/norme-per-i-veicoli/regole-ebike-europa.php

Mi rattrista leggere sulle pagine del Corriere la notizia sui nuovi divieti e la rinnovata severità nei confronti del popolo sempre più folto -e felice malgrado tutto- dei ciclisti luganesi.In controtendenza totale con tutto il resto del mondo sviluppato a Lugano si frena il progresso. Chiunque abbia con uno sguardo anche sommario comparato le differenze di assetto urbano tra le New York, Parigi, Londra, Milano, ecc. di 10-15 anni fa rispetto ad oggi si rende conto che sono dappertutto spuntate ed aumentate le ciclopiste.

Questo non è soltanto un accorgimento etico, estetico, ecologico, salutistico e di qualità di vita. Come può testimoniare chiunque abbia sinceramente fatto una prova scientifica-statistica, o anche solo personale, sulla bici come mezzo di trasporto è anche una scelta che premia uno dei maggiori valori del capitalismo: l’efficienza.

Michael Bloomberg, che oltre ad essere diventato miliardario grazie al suo impero basato sui dati è stato uno dei principali fautori delle ciclabili a New York quando è stato sindaco disse: “In God we trust. The rest bring me data.” (trad.: In Dio crediamo. Gli altri portino dati). Ebbene, i dati (statistici) che gli portarono e in cui basò la sua politica riguardo alle ciclabili mostrano come nelle urbi, per le corte e medie distanze il mezzo più efficiente sia la bici. Inoltre mostrano come questo sia benefico per i commerci, ecc.

Con l’avvento delle e-bike questa realtà si fa fruibile e fattibile anche per regioni collinose come la nostra. Inoltre, già che ci siamo, sfatiamo due miti sulle e-bike basati su pregiudizi anziché giudizi fondati, uno contrario all’altro.

1. “Se vado in bici, voglio pedalare.” Le e-bike o biciclette a pedalata assistita possono aiutare a fare più sport a chi afflitto da diversi patemi -anche la pigrizia-, ma per muoversi bisogna comunque pedalare, non c’è un gas! La pedalata è sicuramente più leggera e confortevole, ma bisogna sempre pedalare. Quindi a voi sportivi chiedo: meglio andare al lavoro, a far la spesa, a scuola in auto (o scooter) o in bici elettrica dove comunque un minimo di movimento lo faccio?

2. “Sicuramente non sarò più efficiente-veloce in bici che in mezzo motorizzato.” Le bici elettriche sono degli splendidi mezzi di trasporto capaci a tutti gli effetti di rimpiazzare i mezzi motorizzati la maggior parte degli spostamenti che oggi vengono fatti con questi ultimi. Oggi ci sono cargo bike dove caricare spesa, bambini, attrezzi da lavoro, cibo, ecc.

Chi scrive è abbastanza sportivo, ma nel suo quotidiano tragitto casa-lavoro in e-bike non solo è capace di prevedere con precisione oramai impossibile in automobile la durata del tragitto tutto l’anno e a qualsiasi orario (massimo 20 minuti per 9 km attraversando la Città da Gandria a Pambio-Noranco) ma in più fa uno sforzo equivalente a 40 minuti al giorno di passeggiata a piedi per recarsi a e dal lavoro.

Peccato invece che la situazione ciclabile nel luganese sia tale per cui questo gesto efficiente e sano debba diventare quasi eroico e di sopravvivenza! Ci vuole il famoso pelo sullo stomaco per giostrare tutti gli ostacoli che la mancanza di piste atte a fare della mobilità ciclabile una soluzione non solo efficiente ma sicura pone.

Come abbiamo mostrato in un video recente (https://youtu.be/e5KjDU6qlV4), tralasciando la penosa situazione di pedoni e peggio ancora ciclisti nelle gallerie di Gandria, anche solo nell’attraversamento della città nella sua parte centrale, sembra che gli ingegneri del traffico e chi decide queste cose a Lugano considerino ancora la bici un mezzo di svago e turistico e non un vero mezzo di trasporto che appunto (e ripeto ad nauseam) può primeggiare in materia di efficienza rispetto ad auto, ecc.

Invito dunque chiunque voglia provare per credere a prendere una bici (elettrica) e provare a fare il proprio percorso urbano. Dirò di più: se qualcuno dell’esecutivo mi legge ed è disposto, gli presterò volentieri una delle mie bici gratuitamente per fare queste prove!

Cordialmente, e felice in bici,
Enrique Sanz Prati

Lunedì 27 maggio alle 18, presso il negozio GODSPEED a Pambio-Noranco (Centro Serrafiorita, via Pian Scairolo 8, 6915 Pambio-Noranco) presentazione del libro PedalAnde di Beatrice Filippini.

Beatrice Filippini è un infermiera di terapia intensiva, attualmente residente a Zurigo. A 27 anni mentre lavorava a Londra ha deciso licenziarsi per inseguire un sogno: pedalare in Sud America. In 10 mesi ha percorso in solitaria 11.500 km. Partendo dalla punta più a nord della Colombia è arrivata fin dove la strada più australe del mondo si interrompe (Puerto Williams, Cile).

Il tutto con la bici che l’accompagnava dai tempi dell’università: una Brompton pieghevole rossa 3 marce. Dopo pochi giorni, è stata derubata dello zaino. Ripartendo con un bagaglio minimalista, ha proseguito attraversato le Ande (fino a 5.000 msl), Amazonia, deserti di sabbia e sale, Patagonia e Terra del Fuoco. Da metà percorso ha cercato di ridurre il suo impatto ambientale quasi a zero. Ha infatti mangiato prodotti di scarto dei negozi e supermercati e dormendo con la tenda. Ha supportato i pochi costi del viaggio cucinando e vendendo Empanadas nelle piazze dove si fermava. Questi numeri e informazioni dicono poco. Beatrice viaggiando ha toccato con mano l’accoglienza, solidarietà e bontà del popolo Sud Americano. Pur viaggiando sola, non lo è mai stata veramente.
PedalAnde, il racconto di viaggio che trovate recensito in questo sito,è stato finito di stampare il 19 Aprile 2019.

Beatrice ha frequentato il liceo classico a Perugia, trasferendosi poi a Milano per la laurea d’infermieristica. Ha lavorato in Italia al carcere S.Vittore, spostandosi poi a Londra. Qui ha lavorato tre anni specializzandosi come infermiera di terapia intensiva. Mentre lavorava a tempo pieno ha completato un master in Area Critica (2016) e un Diploma in Malattie Tropicali (2018). Attualmente vive in Svizzera lavorando all’ospedale Universitario di Zurigo. Parla fluentemente Italiano, inglese e spagnolo. Il tedesco è in via di miglioramento. Beatrice cerca di vivere in modo sostenibile, leggero, non dimenticandosi di sorridere a chi incontra.

Alla presentazione, nel nuovissimo Brompton store di Lugano presso GODSPEED E-BIKES, verrà offerto aperitivo con fragole dalla FB Frutta & Bacche Sagl e vino biologico dell’Azienda Agricola Bianchi, entrambi dal Ticino.

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Premi della Riese & Müller.

Siamo molto orgogliosi e ci riteniamo molto fortunati di avere l’opportunità di essere rappresentanti esclusivi per il sottoceneri del marchio di e-bike Riese & Müller. Questa azienda tedesca convince sempre di più, clienti e critica. Infatti è stata insignita di numerosi premi, a cui se ne aggiungono costantemente di nuovi. Un grande onore per noi.

Ecco qui di seguito i modelli premiati:

 

Anno Bike Premio
2019 Multicharger Design & Innovation Award
2019 Nevo GT Design & Innovation Award
2018 Homage Eurobike Gold Award
2018 Packster 40 Design & Innovation Award
2018 Supercharger Design & Innovation Award
2017 Packster 40 Eurobike Award
2017 Packster nuvinci Design & Innovation Award
2017 Delite mountain Design & Innovation Award
2016 Delite GT touring Eurobike E-Bikes & Pedelecs
2016 Delite Cosmobike Best Bike Adventure Product
2015 Charger GX rohloff Eurobike Award
2014 Riese & Müller Pony touring HS EurobExtra Energy Award (MIgliore Lifestyle E-Bike)
2014 Delite super mountain Deutscher Designer Club, Wettbewerb Gute Gestaltung
2014 Charger naked nuvinci Red Dot Design Award
2013 Kendu nuvinci Extra Energy Award (Migliore Family E-Bike)
2013 Load IF product Design Award
2013 Charger naked nuvinci Eurobike Gold Award
2012 Kendu Eurobike Award
2011 Culture Eurobike Award
2009 Delite hybrid 500 HS Extra Energy award
2008 Birdy VOLVO SPORTS DESIGN at ISPO
2008 Birdy Rat für Formgebung, German Design Council case study 08
2008 Jetstream Eurobike Green Award
2006 Birdy IF product Design Award
1999 Delite (bicicletta) IF product Design Award

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